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A dirla tutta

ciclista: ma è tranquilla quella belva?

Pape: si, è buonissima…

Pape (trattenendo a stento la belva, ansiosa di presentarsi): … un po’ troppo socievole…

ciclista: io non è che ho paura, ma tutti dicono che è buono, che è socievole, poi all’improvviso azzannano…

Pape: eh, ma quello non si può mai sapere, nemmeno con gli umani…

In effetti,

capisco un cazzo di economia, tanto da aver fatto la stupidaggine del mutuo a tasso variabile nel 2005. Continuo a capire un cazzo, ma se adesso _tutte_ le banche a cui tre mesi fa mesi preventivi per la portbailità, _tutte_ le banche, ora rompono i coglioni almeno una volta alla settimana per esaltare la convenienza di passare subito! al tasso fisso, forse è il caso di aspettare ancora un po’.

Mi perplimo

Se qualche Direttore di giornale o testata giornalistica varia passasse per caso di qua, potrebbe cortesemente spiegarmi in che modo, esattamente, è importante che il ragazzo ammazzato a sprangate a Milano fosse italiano oppure no, e avesse rubato un pacco di biscotti o un cartier, e puzzasse oppure no. Da quand’è che è legale o comunque corretto ammazzare un guineano puzzolente che ruba roba di valore?

Andate, leggete, ricordate

Non rammaricatevi
dai vostri cimiteri di montagna
se giú al piano
nell’aula ove fu giurata
la Costituzione
murata col vostro sangue
sono tornati
da remote caligini
i fantasmi della vergogna
(Pietro Calamandrei)

Vede signor Ministro, mio padre l’han sbattuto dentro perchè lui ci credeva nella difesa della sua terra e delle sue idee. Ha compiuto vent’anni in carcere per aver voluto essere ligio al suo senso dell’onore e delle sue idee. Erano gli anni di cui lei sta parlando e di quegli anni mi sono state passate visioni ed idee.

Cazzate a raffica

o della totale inutilità dei giornali italiani, che stare a parlare della malafede e delle balle propinate da questa classe politica è persino tautologico.

la Repubblica fa propria la velina del Governo, manco fosse un giornale di partito, e racconta senza dubbio alcuno che i dipendenti pubblici sono una manica di sfaticati imbroglioni, ed è bastato il babau di brunetta per riportarci a un minimo di decenza.

Vai a leggere il rapporto, pubblicato dal ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, o come minchia si chiama ora, (e ‘sto cambiare di nomi, non crediate, è sintomo di quello che avviene in _tutte_ le pubbliche amministrazioni, coi politici che costringono i dirigenti che costringono gli schiavi a occuparsi di queste minchiate di facciata), ma dico vai a leggere, e toh, guarda un po’, via via si scopre l’imbroglio, appena lavato da un asterischetto a pagina 17 che spiega che la statistica sparata su tutti i mezzi di informazione è una grancazzata, a parte che riguarda un numero minimo di enti (70 amministrazioni intervistate… e che cazzo di campione è?, solo in Sardegna ci sono un tre centinaia di comuni…), ed esclude cose tipo servizio sanitario, forze armate, funzione pubblica, scuola, università… incideranno sulla media infermieri e medici a contatto con pazienti o maestre a contatto con bambini?, e l’asterischetto spiega che nel rapporto si confrontano le assenze per malattia di quest’anno con i Conti Annuali degli anni passati, e i conti annuali, toh, non includono solo le malattie, ma anche i permessi retribuiti, tipo le giornate per le testimonianze in tribunale, concorsi, ore di studio, e chissà che altro, forse anche le giornate di donazione del sangue e l’assistenza a familiari non autosufficienti. Toh, che statistica ben fatta, che confronta le mele con le pere, ed alle pere ha già sommato le mele e le banane senza dirlo a nessuno.

Si vanno a vedere le tabelle delle singole amministrazioni intervistate, e si scopre che in alcuni casi, nel confronto assenze per malattia 2007-2008, è vero, c’è una riduzione anche forte, in altri casi restano in pari, in alcuni casi aumentano, com’è statisticamente normale che accada.

Nulla di nuovo, comunque. Siamo i primi a conoscere le pecche di certe amministrazioni e di tanti dipendenti. Ma ho avuto l’onore di vedere dal di dentro anche fior di imprese private che vivono di contributi pubblici, popolate da fancazzisti come nelle pubbliche amministrazioni non ne ho veduti mai, non aziende ma sacche di voti per il politico di turno. Pagate, paghiamo, anche i dipendenti privati e soprattutto i loro similmanager che senza contributi pubblici non sopravviverebbero mezza giornata, ma vabbè.

Per completezza di informazione, un funzionario laureato di medio livello in un comune porta a casa quasi 1.400 euri al mese, più o meno la metà del corrispondente con le stesse mansioni in una decente azienda privata. Se hai incarichi straordinari, tipo la responsabilità della realizzazione di un’opera pubblica, tipo una strada o una piazza o una fogna o una qualunque cosa, con tutte le incombenze e le responsabilità eventuali, guadagni il 10% del 2% dell’importo dei lavori. Su un lavoro da 500.000 di euri fanno 1.000 euri lordi. Meno di 700 euri, in tasca. La sanzione minima che ti può capitare, per un ritardo anche di un giorno in una comunicazione, per dire, è di più di 500 euri. Il ritardo può capitare, perchè i dipendenti sono sempre meno e le competenze dei comuni sempre di più, con ‘sta devoluscion fatta a cazzo di cane dai governi di ogni colore, ed i politici sempre più invadenti e pressanti con le richieste di questo e quello.

Questo non giustifica ovviamente fancazzisti e assenteisti, ma se l’impiegato allo sportello non vi sorride raggiante, sappiate che non è scortese, è che non c’ha proprio un cazzo da sorridere.

no, dico, il giornale italiano che leggo più spesso è la Repubblica, mica il Giornale. E’ stato un giornale serio, la Repubblica. Ora leggo sta roba. La riporto di seguito, comunque.

ROMA Poteri speciali ai sindaci contro spacciatori e prostitute.  Così vuole il ministro Maroni che ha concesso alle amministrazioni locali superpoteri per scacciare dalle città mendicanti e mercatini di griffe false. L’applicazione dei decreti sicurezza, ha spiegato il ministro, prevede l’opportunità ai sindaci di intervenire con ordinanze autonome urgenti contro “lo spaccio di droghe, la prostituzione, l’accattonaggio e i venditori ambulanti abusivi”. Maggiori capacità di intervento anche contro chi danneggia il patrimonio pubblico e occupa abusivamente gli immobili. “E per far questo – ha sottolineato il ministro dell’Interno Roberto Maroni – saranno messi a disposizione delle amministrazioni locali cento milioni di euro da investire nella sicurezza urbana”.

“I sindaci saranno ufficiali di governo”, ha detto il ministro Roberto Maroni al termine di un incontro con l’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani. “Saranno in grado di imporre una stretta all’illegittimità strisciante, per salvaguardare l’incolumità pubblica e offrire maggiore sicurezza ai cittadini”.

Firenze era già intervenuta sui lavavetri un anno fa; Verona aveva emesso un’ordinanza anti lucciole; il sindaco di Novara recentemente ha ordinato il coprifuoco di notte nei parchi pubblici a gruppetti di tre persone. Da oggi, gli interventi dei sindaci non saranno più uscite estemporanee, ma scelte concordate d’intesa con i prefetti e le forze dell’ordine. “Perché i soldati in città – ha ribadito Maroni – sono la strada giusta per garantire maggiore sicurezza ai cittadini e per far capire ai delinquenti che lo Stato c’è e non arretra”.

Annunciando l’introduzione dei decreti sicurezza che concederanno superpoteri ai rappresentanti dei cittadini, il ministro dell’Interno ha promesso alle amministrazioni locali la restituzione dell‘Ici abolita. “Entro il 15 dicembre – ha annunciato Maroni – consegneremo la seconda e conclusiva tranche relativa all’Ici non riscossa dai comuni”. Il primo 50% dell’Ici non riscossa fu restituita ai comuni un mese fa.

Nel giro di poche righe mi parli di poteri speciali ai sindaci, “per scacciare dalle città mendicanti e mercatini di griffe false”. Minchia, roba da SuperPippo. Poi mi dici dell’opportunità “ai sindaci di intervenire con ordinanze autonome urgenti contro lo spaccio di droghe, la prostituzione, l’accattonaggio e i venditori ambulanti abusivi“. Poi mi dici che i sindaci di Firenze, Verona, Novara l’hanno già fatto. Guarda un po’, i superpoteri ce li avevano già, forse. Avranno avuto una fornitura anticipata di supernoccioline? Poi mi dici che gli interventi dei sindaci non saranno più uscite estemporanee, ma scelte concordate d’intesa con i prefetti e le forze dell’ordine. Allora cos’è che è cambiato? Poi mi riparli di superpoteri ai sindaci. Non dico che un giornalista dovrebbe leggersi gli articoli di legge, che magari è troppo sforzo, ma leggersi almeno gli articoli che scrive…

“I sindaci saranno ufficiali di governo”, ha detto il ministro Roberto Maroni. D’intesa con prefetti e questori, saranno in grado di imporre una stretta all’illegittimità strisciante, “per salvaguardare l’incolumità pubblica e offrire maggiore sicurezza ai cittadini”.

leggo e sussulto, “saranno?”

Decreto legislativo 18 agosto 2000, n° 267

“Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”

Articolo 54
Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale

1. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovraintende:
a) alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica;
b) alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;
c) allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
d) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il prefetto.

2. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumita’ dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini puo’ richiedere al prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica.


Legge 142/90
Gazz. Uff. Suppl. Ordin. n� 135 del 12/06/1990

Art. 38 – Attribuzioni del Sindaco nei servizi di competenza statale

1. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovraintende:
a) alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica;
b) alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica, di sanità e di igiene pubblica;
c) allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
d) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il prefetto.
2. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumi
dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica.
3. Se l’ordinanza adottata ai sensi del comma 2 é rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all’ordine impartito, il sindaco può provvedere d’ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui fossero incorsi.
4. Chi sostituisce il sindaco esercita anche le funzioni di cui al presente articolo.
5. Nell’ambito dei servizi di cui al presente articolo, il prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento dei servizi stessi nonché per l’acquisizione di dati e notizie interessanti altri servizi di carattere generale.

no, dico, se non conosci le competenze del sindaco ti bocciano pure al concorso da vigile urbano, però puoi fare il ministro dell’interno… però però… ecco il testo modificato dell’art. 54 del Testo Unico:

1. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende:

a) all’emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti  in materia di ordine e sicurezza pubblica;
b) allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria;
c) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il prefetto.

2. Il sindaco, nell’esercizio delle funzioni di cui al comma 1, concorre ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le Forze di polizia statali, nell’ambito delle direttive di coordinamento impartite dal Ministro dell’interno – Autorità nazionale di pubblica sicurezza.

3. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende, altresì, alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica.

4. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono tempestivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.

5. Qualora i provvedimenti di cui ai commi 1 e 4 possano comportare conseguenze sull’ordinata convivenza delle popolazioni dei comuni contigui o limitrofi, il prefetto indice un’apposita conferenza alla quale prendono parte i sindaci interessati, il presidente della provincia e, qualora ritenuto opportuno, soggetti pubblici e privati dell’ambito territoriale interessato dall’intervento.

a parte il diverso ordine dei commi, con l’anagrafe e stato civile che scivolano via dal primo al terzo comma, e igiene e sanità ancora più giù, la novità nuova sono le direttive di coordinamento del Ministro dell’Interno, e le conferenze convocate dai prefetti… potere ai sindaci? federalismo? decentramento? eh sisi, alla faccia dei fessacchiotti di Pontida.

e poi ieri son stata anche in cimitero, dopo un sacco di tempo, che anzi praticamente non c’ero mai più andata. Il fatto è che … uhm, come dire, io lì non c’ho nessuno. Cioè, insomma, lo so che non è lì, lo so che non c’è più e basta, ero lì per, boh, per dovere sociale? e m’è venuto subito da stupire a guardare gli altri, quelli che s’impegnano a sistemare fiori, a strappare erbacce chi c’ha il pezzettino di terra, quelli che lavano i pavimenti chi sta nel colombaio. Ma con curiosità, mica altro, e stupore positivo, direi, che è un posto normale un cimitero quando non c’è nuovi arrivi, quasi una piazza, con la gente che circola, che va a far visita a parenti e consocenti, gente che s’incontra e parla, parla dei morti, tanto, ma anche no, trattiene lacrime ma anche ride. E quindi giravo incuriosita, seguivo mamma e zia tutto sommato volentieri, ascoltavo i discorsi con i conoscenti, osservavo cambiar fiori e cambiar acqua. No, l’idea che sia lì, l’idea di andar lì a ricordarlo non m’è mai venuta, e forse è starno ma non ho neanche invidia, per loro che vanno lì e fanno qualcosa per …, sistemano, lavano, meditano, pregano. Dev’essere anche che davvero con babbo no, c’era nulla in sospeso. Dico, saran decenni che non lo idealizzavo. Non ci ha fatto mancare nulla, ma insomma, beh, non è che ci sia sempre stato. E’ crollato quando, forse, non doveva crollare, è stato onesto con l’ambizione di esser furbo, ha cercato a volte di fregare ed è stato fregato, non sempre è stato dalla nostra parte ma alla fine c’è sempre stato. Era quello che s’incazzava sempre quando rischiavo qualcosa per un amico, fatti i fatti tuoi diceva, ma era pur quello che s’era buttato sotto una macchina per salvare un bambino, era quello che se gli chiedevi di cambiare una lampadina rinviava per mesi, ma era pur quello che aveva afferrato la bombola del gas in fiamme per buttarla fuori di casa. Insomma, era uno che consigliava un po’ peggio di come agiva, era uno che non ci potevi contare sempre, non per le cazzate, no, ma aveva i suoi slanci. Oh beh, si, è mancato anche quando doveva esserci, si, lo so bene. Era uno che se m’avesse sempre cambiato le spine e aggiustato la radio, forse non mi sarei mai decisa a far da me e non avrei mai imparato ad arrangiarmi un po’ a far tutto.

e insomma, anche questa era una bozza, di metà maggio, e ora faccio pulizie e non è conclusa ma non mi va di buttarla e quindi amen, resta incompiuta. Come tutto il resto, comunque.

Bozze di sogni antichi

Ho sognato stanotte. Dopo anni che non sognavo, o non ricordavo sogni, stanotte ho sognato un sogno vivido che sembrava vero. Anche se il bimbo aveva di nuovo forse tre- quattro anni epperò c’era anche la bestia. E andavo con la bestia a riprendere il bimbo finito chissà come in una casa oltreoceano dove non è mai entrato nè io entrerò mai più, e che però era praticamente uguale, a parte che c’era una sorella che invece non c’è. Ed insomma entravo, nella casa aperta ma vuota se non per il bimbo, lo prendevo e me ne andavo, e uscendo incontravo qualcuno che non incontrerò più e mi scusavo e andavo in un parcheggio che non c’è dall’altra parte della strada. Epperò prima di salire in macchina mi fermavo a riguardare ed anche l’altra persona si fermava a riguardare ed in quel frattempo la bestia scappava ed andava a giocare con un’altra bestia, ed allora non so chi, forse la sorella che in effetti non c’è, sorrideva e diceva eh, è normale, è la sorella. E io mi chiedevo perchè dice così, non è possibile, non si son mai incontrate prima, e cercavo di tirarla via perchè persino in sogno sapevo che proprio me ne dovevo andare ed anzi non dovevo nemmeno essere mai più lì ma del resto io il bimbo lo dovevo proprio riprendere a qualunque costo. Ed invece mi fermava e si parlava del bimbo e della bestia e di cose così.

E nulla, in realtà questo è un post scritto il 01 aprile, ma il primo aprile si vede che non avevo voglia di pubblicarlo e invece ora si.

Scriverei, ma non mi piace srivere da incazzata. Perchè eh oh, secondo gugol un ministro prende 5.500 euri al mese, puliti. E un ministro li merita, eh, mica per dire, c’ha responsabilità, c’ha impegni, c’ha spese. 5.500 euri al mese sono più di 4 volte quello che prendo io, ma vabbè, è giusto, se vai a guardare responsabilità, impegni, spese. Però, porcocazzo, essere trattati da ladri imbroglioni e fancazzisti, i dipendenti degli _enti pubblici_ e i medici di base, eh, imbroglioni pure loro, da un governo che c’ha due ministre nominate perchè l’hanno data al nano, così è troppo. Tra l’altro, il prossimo stronzo che ha votato per questa gente, e si lamenta di presunti favoritismi nei concorsi o in qualunque altra pratica d’ufficio, sentirà tutto il repertorio degli insulti che conosco. Ho scritto, toh. Mavvaffanculo.